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Studio dei testi relativi al Seminario sul Transfert di Lacan

Dicembre 13 @ 9:00 am - 10:30 pm
Pagine autografe di Freud

rielaborare

Non mi pare superfluo rammentare continuamente a chi studia le profonde trasformazioni che la tecnica psicoanalitica ha subito da quelli che furono i suoi primi esordi.
Dapprima, nella fase della catarsi di Breuer, si trattava di mettere a fuoco il fattore di formazione del sintomo e, per conseguenza, di agire tenacemente per indurre i pazienti a riprodurre i processi psichici di quella certa situazione, al fine di orientarli verso la scarica grazie all’attività cosciente.
Far ricordare e far abreagire erano allora le mete che ci proponevamo di raggiungere con l’aiuto dello stato ipnotico.
Subito dopo, con la rinuncia all’ipnosi, ci si impose il compito di scoprire, attraverso le associazioni libere dell’analizzato, ciò che egli non riusciva a ricordare.
Col lavoro di interpretazione e la comunicazione all’ammalato dei suoi risultati si doveva aggirare la resistenza. Si trattava ancora di mettere a fuoco le situazioni che stanno alla base della formazione dei sintomi e i fattori scatenanti della malattia, ma l’elemento dell’abreagire passò in secondo piano e sembrò sostituito da un altro lavoro richiesto ai pazienti: quello speso per superare (conformemente alla regola psicoanalitica fondamentale) l’atteggiamento critico verso le proprie associazioni.

Alla fine si è venuto configurando l’attuale rigoroso procedimento tecnico per cui il medico rinuncia alla rilevazione di un singolo momento o problema e si accontenta di studiare gli elementi superficiali che si presentano di volta in volta nella psiche del paziente, utilizzando la tecnica interpretativa essenzialmente per riconoscere le resistenze che a proposito di questi elementi si verificano e per renderle accessibili alla coscienza dell’ammalato.
Si stabilisce così una nuova specie di divisione del lavoro: il medico scopre le resistenze ignote all’ammalato; e, solo in seguito al superamento di queste resistenze l’ammalato, spesso senza alcuna fatica, racconta le situazioni e le connessioni dimenticate.
Lo scopo di queste tecniche è naturalmente rimasto immutato.
Da un punto di vista descrittivo consiste nel completamento delle lacune della memoria, da un punto di vista dinamico nel superamento delle resistenze dovute alla rimozione.

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  • FreudLab Milano e ALI Milano

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