IL NOME E IL NUMERO
DIALOGO TRA UNO PSICOANALISTA E UN FISICO MATEMATICO
Autore: FABRIZIO GAMBINI e GUIDO MAGNANO
Anno: 2023
Editore: PAGINAOTTO
Pagine: 240
Un fisico matematico e uno psicoanalista lacaniano dialogano tra loro. Ognuno dei due è interessato al discorso dell’altro, ma non è alle rispettive scienze che i due sono interessati. Ognuno continua ad abitare il proprio linguaggio, al quale non abdica e dal quale non si separa. Neanche sono alla ricerca di un terzo discorso. Piuttosto interrogano qualcosa di appena adombrato ma sempre presente. Più che la verità, è il concetto stesso di verità che è interrogato; la sua funzione nel progredire del pensiero degli uomini. Questa funzione è di mira, di oggetto bersaglio, di causa finale, ma è anche quella di un motore, di una spinta, di una specie di oscura causa efficiente, che preme perché il discorso, qualsiasi discorso, continui, e non cessi di continuare, nell’impossibilità di raggiungerla: straordinaria torsione topologica per la quale si trova all’origine del viaggio quella che appare come la sua fine. Il loro scambio epistolare è chiaro, onesto, a tratti può sembrare perfino ingenuo, ma mai vengono fatti sconti alla complessità della struttura attorno alla quale si sono trovati a interloquire.
Fabrizio Gambini. Psichiatra e psicoanalista, è membro (AMA) dell’Associazione Lacaniana Internazionale (ALI). Vive e lavora a Torino, dove ha diretto fino al 2016 il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale Mauriziano “Umberto I”. Autore di numerosi saggi e articoli in ambito psicoanalitico e psichiatrico, ha pubblicato: Freud e Lacan in psichiatria (2006), L’ora del falso sentire. Psicoanalisi e disturbi dell’umore (2011), Paranoie. Tra psichiatria e psicoanalisi: saperci fare con la psicosi (2015), Dodici luoghi lacaniani della psicoanalisi (2018). Per Paginaotto ha curato Il reale nella psicoanalisi e nella vita (2021).
Guido Magnano è professore associato di Fisica Matematica dell’Università di Torino. Come docente, ricercatore e autore di lavori scientifici si occupa di meccanica analitica, teorie relativistiche della gravitazione, modelli matematici per la valutazione didattica, comunicazione e divulgazione scientifica. Come musicista, ha partecipato a una lunga attività concertistica e discografica dedicata al repertorio strumentale e vocale dal XIV al XVII secolo.
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Gli istrici di Schopenhauer non avevano letto Lacan
Una celebre storiella di Schopenhauer sull’amore narra che due piccoli istrici si raggiungessero e stringessero forte per proteggersi dal freddo che provavano in un rigido inverno. I rispettivi aculei però, così vicini, davano fastidio, portavano dolore, obbligando in tal modo i due poveretti ad allontanarsi e a patire nuovamente il gelo della solitudine.
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Il giovane Ernst Lanzer, reduce dalle manovre militari, si è presentato nello studio di Freud per chiedergli un certificato che attestasse la necessità per lui ineludibile di realizzare una fantasia ossessiva nella quale ha incluso due ufficiali suoi colleghi: a loro deve coattivamente chiedere di recarsi insieme all’ufficio postale di Z per eseguire, con la signorina dello sportello, quella bizzarra scenetta di restituzione di una somma di denaro. Gli stessi tratti ossessivi di ciò che Freud non ha esitato a chiamare “delirio”, presenta il progetto di matrimonio con la cugina Gisela, una donna verso la quale egli tuttavia sostiene di non nutrire alcun appetito sessuale.